X-300 Simulator

introduzione
Che cos’è X-300 Simulator
X-300 Simulator è il prodotto più recente di casa Graal Tech ed è rivolto ai clienti che vogliano sperimentare l’uso dell’AUV X-300 senza andare in mare.
Si tratta di uno strumento autonomo di simulazione desktop e possiede lo stesso software e le stesse unità di processo dell’ X-300 AUV, per riprodurre accuratamente il comportamento del veicolo in un ambiente digitale.
Un ulteriore PC interno ospita il motore di simulazione e gestisce il modello dinamico dell’AUV, ricevendo gli stimoli dall’ambiente virtuale e le libraries grafiche per i rendering in 3D che permettono al cliente di avere una comprensione completa di ciò che sta accadendo sott’acqua.
Come testare un X-300
X-300 Simulator è la soluzione perfetta per tutti colori i quali fossero interessati al robot AUV, ma vorrebbero sperimentare le performance del veicolo prima di procedere all’acquisto.
Questo potente simulatore, infatti, permette di avere un’idea sufficientemente chiara delle capacità e delle potenzialità dell’AUV. Connettendo semplicemente un monitor, una tastiera e un mouse, i clienti possono immediatamente immergersi nell’ambiente sottomarino virtuale e iniziare a programmare missioni di prova per gli AUV, che verranno simulate attraverso la stessa interfaccia grafica del veicolo.




Simulazioni HIL con il sistema di controllo aperto
X-300 Simulator ha lo stesso sistema di controllo aperto del modello X-300 AUV. La spina di rete permette di connetterlo a un’unità di processo esterna. In questo modo l’utente potrà realizzare una app sottomarina per la sua scheda di processo preferita e interfacciarla con il sistema di controllo dell’AUV virtuale, accedendo ai sensori del veicolo e agli attuatori attraverso un set di librerie grafiche. Questa possibilità è altrettanto utile anche per quei soggetti che possiedono più di un AUV X-300.
Gestire delle simulazioni Hardware-in-the-Loop con un sistema di controllo aperto permette di attuare un test reale delle missioni di interesse. Qualunque errore concettuale o bug di software negli algoritmi sviluppati dall’utente potrà essere anticipatamente identificato e corretto. In questo modo si riduce la possibilità di avere brutte sorprese in mare e il rischio di ridurre a sicurezza dell’AUV è estremamente ridotto.